Anglophilia: "The Emperor's Babe" di Bernardine Evaristo

Dopo mesi e mesi passati ad analizzare ogni sua singola parola nella mia tesi di laurea triennale, mi ero riproposta di non aprirlo per un bel po', ma per voi lettori questo ed altro. Sto parlando del romanzo in versi The Emperor's Babe (2001) della scrittrice anglo-nigeriana Bernardine Evaristo. Nonostante sia stato eletto nel 2009 dal quotidiano The Times come uno dei cento migliori libri del decennio, non ha mai raggiunto la popolarità in Italia (se non in ambiente accademico) e non mi risulta sia in commercio una traduzione. Lettori anglofili, siete pronti per un'avventura tragicomica tra toghe Armani e Valentino?


Bernardine Evaristo
The Emperor's Babe

ISBN: 9780140297812

Pagine: 250

Editore: Hamish Hamilton/Penguin

2001

Siamo nel 211 d.C.. In una Londinium immaginaria, ma perfettamente ricostruita nei minimi dettagli, seguiamo le avventure di Zuleika, la giovane protagonista di origini sudanesi. La ragazza viene data in sposa ad un ricco senatore romano e inizia, così, la sua nuova vita tra le quattro mura di una lussuosa villa nel centro della capitale britannica, in cui viene educata dai migliori maestri come una perfetta civis romana. Zuleika, però, abituata alle scorribande con l'amica Alba e il transessuale Venus, si sente come un canarino in gabbia e per questo intreccia una relazione potenzialmente pericolosa con l'imperatore Settimio Severo, in visita nella capitale.

L'intreccio è semplice e lineare, ma lo stile utilizzato è ciò lo rende così interessante. L'intento dell’autrice, infatti, è quello di raccontare una storia attraverso la poesia e sfatare il mito di un genere tradizionalmente impegnato e necessariamente ostico. I suoi distici liberi scorrono via veloci e vengono alternati a componimenti di forma metrica variabile utilizzati per sottolineare i momenti più intimi e delicati. I suoi versi vivaci e pungenti permettono al lettore di seguire l’intreccio senza quasi accorgersi che si tratta di un romanzo in versi. Inoltre, il suo particolare stile ha il compito di far emergere un tema importante di questo romanzo: la continuità che esiste tra cultura classica e cultura contemporanea. Tutto ciò si traduce in una fitta rete di riferimenti presi dalla cultura pop, dal mondo classico e dall'universo letterario. Inoltre, lingue come latino, italiano, scozzese, francese e dialetto cockney vengono vorticosamente alternate e plasmate con l’obiettivo di creare una nuova lingua ibrida che rispecchi la natura multiculturale e multietnica di Londinium. L'anacronismo regna volontariamente sovrano e non mancano riferimenti alle griffe d’alta moda: l'imperatore indossa una toga Armani e Zuleika, da vera fashion victim, sfoggia un abito Valentino. Non mancano, poi, i temi importanti come l'emarginazione, la multiculturalità, la questione dell'identità e la figura della donna.

The Emperor's Babe è un romanzo molto ricco sia dal punto di vista linguistico, sia da quello tematico. Non è un libro semplicissimo da leggere in lingua originale, soprattutto se si vogliono cogliere tutte quelle sfumature a cui ho accennato, ma lo consiglio vivamente. Sicuramente tradurlo non sarà un'impresa facile, ma spero che prima o poi qualcuno lo faccia.

Per farvi un'idea dello stile, vi riporto alcuni versi:

"He made me read Homer’s Iliad,
which I found bloody tedious, quite frankly.

All about the siege of Troy. I mean, who cares?
Just an intsy-wintsy bit old-fashioned?

Theodorous says I shouldn’t write poetry
until I’ve studied the last thousand years

of the canon, learnt it off by heart
and can quote from it at random, and imitate it

before attempting my own stuff, and he says
it’s imperative I start with hendecasyllables

à la Pliny Jr, but I retaliated, saying
I found the lot of it B-O-R-I-N-G,

to be honest, and then he really lost it,
said poetry’s supposed to be difficult ‘cos

it’s high art, otherwise any Tom, Dick
or Hortensius would understand it, yeah!"


© Bernardine Evaristo, The Emperor's Babe, pp. 83-84.



Photo Credit: Hayley Madden

Bernardine Evaristo è nata e cresciuta a Londra da mamma inglese e padre nigeriano. Quarta di quattro figli, è cresciuta a Woolwich, South London, e ha studiato come attrice e ha lavorato in teatro. Per maggiori informazioni, date un'occhiata al sito ufficiale.




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