Recensione "Lunar Park" - Bret Easton Ellis

Bret Easton Ellis
Lunar Park

ISBN 9788806176365

Pagine 336

Euro 18


Trama:
Quanti sono i Bret Easton Ellis del nuovo romanzo in cui l'autore racconta la storia della propria vita? C'è lo scrittore Bret Easton Ellis, giovane, ricco e famoso, che viene a sapere della morte improvvisa di un padre violento proprio mentre la sua carriera naufraga in un mare di degradazione e di droga. C'è lo scrittore Bret Easton Ellis una decina di anni più tardi, insediato in un elegante quartiere residenziale con moglie, figli e governante. C'è il Bret Easton Ellis figlio di Robert Ellis sr, ossessionato dal fantasma del genitore. C'è il Bret Easton Ellis padre di Robert Ellis jr, che tenta disperatamente di evitare il perpetuarsi di un modello distruttivo. E c'è anche uno scrittore senza nome, che è la voce interiore del nuovo Bret Easton Ellis.
L'autore giura sull'assoluta verità autobiografica dei fatti narrati: veniamo così a sapere cosa succedeva dietro le quinte del forsennato tour promozionale per Glamorama, ma anche di un invito alla Casa Bianca di Jeb e George W. Bush, suoi grandi fan, nonché di una tormentata storia d'amore con l'attrice Jayne Dennis da cui è nato il piccolo Robby, mai riconosciuto...
È per amore del figlio ormai dodicenne, oltre che per condurre una vita più sobria, che lo scrittore decide di sposare Jayne e andare a vivere lontano dalla città. Ma l'idilliaca scena suburbana - padre, madre e due bambini, perché nel frattempo Jayne ha avuto una figlia - è funestata da fatti terrorizzanti quanto inspiegabili: a cominciare da un party di Halloween, per dodici lunghi giorni, gli abitanti della casa di Elsinore Lane sono in balia di forze misteriose, perseguitati da presenze maligne. Mentre il lettore si dibatte nell'incubo ipnotico creato dalla scrittura di Ellis, i figli maschi delle coppie ricche, famose e felici della zona cominciano a scomparire nel nulla...
FONTE

RECENSIONE:
Lo so. Io non devo leggere Ellis. Ne sono consapevole, ma ci ricasco sempre. E' peggio di una calamita.
Due anni fa avevo tentato di leggere “American Psycho”, ma dovetti saltare alcune parti perchè ero troppo disgustata dalle minuziose descrizioni delle torture e benchè il fascino sinistro fosse innegabile, era qualcosa di esageratamente macabro per me. Ero una diciassettenne sensibile. 
Un anno dopo ho letto una parte del lungo romanzo “Glamorama”, ma mi ero letteralmente persa nella sua trama intricata. Prima o poi lo riprenderò e scaverò a fondo.

Un mesetto fa, il fantasma di Ellis è tornato a perseguitare la mia mente, anche grazie all'uscita del suo ultimo libro "Imperial Bedrooms", e mi sono detta: “Perchè no?” e ho preso in prestito in biblioteca “Lunar Park”. Il primo capitolo della sua falsa autobiografia in chiave horror mi ha catturata all’istante e sono entrata automaticamente nel turbine ipnotico dello scrittore. Quel turbine che spesso mi coinvolgeva all'inizio, ma mi abbandonava verso la metà del libro, si era decisamente potenziato. Il suo stile estremo ed inconfondibile trasporta il lettore in un mondo surreale che, in certi punti, si trasforma in qualcosa di drammaticamente reale per criticare la società americana. Molto interessanti  e grotteschi i discorsi stereotipicizzati di genitori con figli in balia di psico-farmaci e tranquillanti.

Bambini scomparsi, deliranti apparizioni, case infestate da mostri terribili, cani posseduti da pappagalli giocattolo. Questi sono alcuni ingredienti per creare un romanzo horror innovativo e terrificante. Se poi avete letto "American Psycho" la "gradita" sorpresa sarà proprio il ritorno di “Patrick Bateman”, il serial killer più cinico, psicopatico e crudele che io conosca (per modo di dire... se lo conoscessi e fosse reale, non sarei qui a parlarne). 

Non sono un’appassionata di horror, ma i thriler psicologici pulp di Ellis sono una vera e propria calamita e continuerò a leggere qualsiasi romanzo esca dalla sua penna. Una cosa è certa, non lo perdonerò mai per aver creato un personaggio che mi visita ancora nei miei peggiori incubi. Patrick Bateman resterà, ancora per un po’, il mio punto debole, ma un lieto evento presente in questo romanzo, mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo.

L'ultima cosa da menzionare è la grandiosa descrizione del protagonista Bret Easton Ellis. Sarà pure una falsa biografia con elementi soprannaturali, ma quell'uomo inizia a terrorizzarmi sul serio.

VOTO:
5 STELLE

Etichette: , , , ,