Hermann Hesse
Il lupo della steppa
ISBN 9788804460350
Pagine 304
Euro 8,40
Trama:
Il disagio di fronte alla volgarità e alla massificazione della società moderna, la ricerca di valori più elevati, la forza liberatrice degli impulsi primordiali, il rimettersi in gioco a partire da una nuova consapevolezza. Sono questi alcuni dei temi che si intrecciano nel Lupo della steppa, uno dei romanzi più "radicali" e più affascinanti di Hesse, pubblicato nel 1927 in un'Europa in cui i regimi totalitari si andavano moltiplicando. Il protagonista, Harry Haller, vive in una condizione di impotente infelicità generata da un insanabile dissidio interiore tra l'"uomo" - tutto quello che ha in sé di spirituale, di sublimato, di culturale - e il "lupo" - tutto ciò che ha di istintivo, di selvatico e di caotico. Haller si è chiuso in un isolamento quasi totale rispetto al mondo meschino e privo di spirito in cui vive, arrivando a un passo dal suicidio. Verrà "rieducato" alla vita comune, quella di tutti, da una donna incolta ma esperta e intelligente, che lo aiuterà a trovare la via per meglio comprendere le "non regole" dell'assurdo gioco della vita.
RECENSIONE:
Avete presente quando siete obbligati a leggere un libro per motivi scolastici e le pagine sono pesanti come macigni? Ecco, questo è quello che mi è successo con "Il lupo della steppa" nel mio primo tentativo di lettura. Sarà stato l'esame di letteratura tedesca imminente e la fretta di finirlo, ma sicuramente non è stata una bella esperienza.
Poi mi sono detta: "perchè rovinarmi una bella lettura in questo modo? Io adoro leggere e non deve essere un peso". Quindi, è partita la fase due. Ho ripreso il libro con calma e ho ricominciato da capo e con mia grande sorpresa, me ne sono innamorata.
Hermann Hesse ha la capacità di sondare il profondo dell'animo umano senza risultare pesante e creando una trama interessante anche per coloro che non amano troppo le speculazioni filosofiche. E' sicuramente una caratteristica di un ottimo scrittore riuscire a creare personaggi così reali e problematici.
Il personaggio di Harry Haller, o meglio il lupo della steppa, si considera scisso in due personalità contrastanti, mentre non riesce d'apprima a comprendere che l'animo umano è composto da centinaia di sfaccettature, è banale fissarsi su una dicotomia tra bene e male. Harry tende ad isolarsi nel suo mondo di cultura, musica e arte, escludendo categoricamente la vita mondana, fonte di perdizione e corruzione, ma grazie ad Erminia, la sua vita cambierà fino ad un epilogo tragico e surreale.
L'ultima parte è, in mia modesta opinione, la parte pià interessante e originale. Sembra di fluttuare in un mondo parallelo e il suo stile è veramente molto moderno e attuale.
Lei deve ridere e imparare a vivere. Deve imparare ad ascoltare questa maledetta musica della radio della vita, deve rispettare lo spirito che vi si cela e ridere di questo strimpellio. Altro non è richiesto.
In queste poche frasi sono riassunte delle vere pillole di saggezza, in pieno stile Hermann Hesse, perch ogni tanto, anche noi ci sentiamo un po' lupi della steppa.
VOTO:
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4 STELLE |
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