Recensione "Le emozioni difettose" - Laurie Halse Anderson

Esordisco con delle sentite scuse ai miei cari lettori e alle case editrici. Purtroppo questo mese è stato un vero inferno e ho avuto letteralmente tempo solamente per mangiare e per dormire. Prometto che recupererò il più presto possibile, ma quando si avvicina l'anno della laurea, inesorabilmente anche la tensione sale. Detto questo, passiamo ad un libro molto interessante della sempre gentilissima casa editrice Giunti Y: Le emozioni difettose.

Laurie Halse Anderson
Le emozioni difettose

Pagine 299


ISBN 9788809759794


Kate Malone frequenta l’ultimo anno di liceo ed è bravissima in chimica. Ha fatto domanda di ammissione all’università più importante del paese e, in attesa della lettera di risposta, corre a più non posso, di notte e di giorno. Corre per punirsi, per annullarsi, per non sentire l’ansia e la rabbia che le aggrovigliano le viscere e per fuggire da quel dolore che ha il nome di sua madre, morta molti anni prima. Quando però la casa dei vicini viene distrutta da un incendio, Kate è costretta a fermarsi per affrontare con coraggio se stessa e una realtà del tutto inaspettata. Un’altra prova magistrale di Laurie Halse Anderson, scrittrice pluripremiata e considerata una delle dieci autrici di YA più influenti nel mondo, tra le pochissime capaci di descrivere il complicato universo dei teenager.

Recensione:
Le emozioni possono essere realmente difettose? Esistono emozioni giuste ed emozioni sbagliate? Certamente la nostra protagonista, Kate Malone, è un'esperta di emozioni. La sua lotta quotidiana con la vita è un condensato esplosivo di ossessione, rabbia, sfiducia, speranza e desiderio di annullamento. Emozioni contrastanti che convivono in ognuno di noi e che Laurie Halse Anderson analizza magistralmente.

Kate non è una ragazza come tutte le altre, sa esattamente cosa vuole dalla vita e concentra tutte le sue energie nel suo amore per la chimica che simboleggia la sicurezza, la previdibilità di un rapporto causa effetto, reazione raramente realizzabile nella vita vera. La sua strada sembra già predestinata: una scuola prestigiosa per geni, una brillante carriera, la realizzazione di sé, ma tutto dipende da una semplice lettera d'ammissione. L'intero romanzo ruota intorno a questa fatidica busta che dovrebbe contenere la sicurezza di un futuro roseo e, anche quando Kate potrà finalmente aprirla, l'argomento onnipresente nella sua mente sarà sempre e solo il MIT. Kate proietta nel MIT tutti i suoi desideri e speranze e il fallimento non è contemplato.

E' talmente risucchiata dal suo obiettivo che non si accorge di diventare estremamente materialista ed egoista. Gli amici che le stanno attorno sono solamente un diversivo e anche i sentimenti che prova per il suo ragazzo non sono paragonabili a quelli per la chimica e per il MIT. Il suo equilibrio, però, è talmente precario che di notte corre fino a star male per cancellare il dolore e l'ossessione che la divora. La sua vita è un continuo susseguirsi di alti e bassi che la colpiscono a ripetizione rischiando di farla crollare.

Un evento spiacevole, però, le fa affrontare nuove sfaccettature della realtà e le permette di imparare cosa sia la condivisione e il supporto. Non voglio svelare troppo della trama, ma per chi avesse già letto il libro, voglio sottolineare la bellezza e la capacità di commuovere della Anderson quando si parla di morte. La tragicità della morte è affrontata con estrema dolcezza ed empatia ed è sicuramente la tematica che mi ha più colpito.

Definirei "Le emozioni difettose" un romanzo di formazione perché Kate si trasforma pagina per pagina imparando lezioni importanti in materia di emozioni e sentimenti. Per rispondere alla domanda con cui ho esordito... no, non esistono emozioni difettose, esistono solo emozioni che hanno bisogno di una guida che le conduca dalla parte giusta nel rispetto di sé e degli altri. Un bellissimo romanzo che consiglierei a tutti.

4 STELLE











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