Recensione "The sky is everywhere" - Jandy Nelson

Sono estasiata. Ho passato tutto il pomeriggio e una parte della mattina a leggere questo libro, dimenticando tutto e tutti. Ecco, anche adesso mi sto dimenticando di voi cari lettori. Procediamo con ordine. Di cosa sto parlando? "The sky is everywhere", romanzo d'esordio della scrittrice statunitense Jandy Nelson, edito da Fazi e in uscita in tutte le librerie il 27 maggio. Per prima cosa, ripassiamo un po' la trama:

Jandy Nelson
The sky is everywhere


Traduzione di Lucia Olivieri

pp. 267





«Un romanzo in cui gettarsi a capofitto, da divorare tutto d'un fiato».
Los Angeles Times



La diciassettene Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola, e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey.
Ma quando Bailey muore, d'improvviso, Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della sua vita. E a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazzi; Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale.
Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto dentro di esso. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono trovarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.

Recensione:
Commovente. Divertente. Tragico. Romantico. Triste. Appassionato. Appassionante. Da leggere tutto d'un fiato. Ok, potrei continuare per ore, ma non penso che vi interessi leggere una serie di parole in ordine sparso e forse non renderei giustizia a questo gioiellino. Vi assicuro, però, che quando arriverete all'ultima parola dell'ultima pagina, il vostro cervello sarà un concentrato di emozioni contrastanti.

Lennie è la protagonista indiscussa del romanzo. Tutto gira intorno a lei ad una velocità vorticosa. La morte della sorella maggiore, il suo faro, la persona da presentare con orgoglio ai propri amici, segna con tratto indelebile la sua tranquilla esistenza e porta con sé, con una apparentemente contraddizione, una nuova ventata di vita. L'elaborazione del suo devastante lutto le fa intraprendere un viaggio di maturazione tra scelte difficili e sensi di colpa. E' possibile essere felici quando hai perso qualcuno di così importante? La domanda è costantemente presente nel cuore della protagonista e l'accompagna fino alla fine.

Oltre a dover affrontare per la prima volta la tragicità di una terribile perdità, Lennie si trova nel bel mezzo di un triangolo amoroso, una novità per la sua assente vita sentimentale. Da una parte c'è Joe, un ragazzo pazzamente innamorato di lei, e dall'altra c'è Toby, il fidanzato della sorella defunta. Sulla carta sembra tutto semplice, Joe è la scelta giusta, l'amore da sogno che, tra l'altro, è anche pienamente corrisposto, ma l'ombra della profonda tristezza e disperazione di Toby è come una calamita per il dolore condiviso da Lennie. Quando Toby e Lennie vivono momenti di intensa passione, il cuore della ragazza si spezza e si riempie allo stesso tempo: il senso di colpa e la consapevolezza di fare qualcosa di profondamente sbagliato vengono compensati da una sorta di riconnessione con il mondo della sorella. Bailey, infatti, nonostante sia ormai sepolta nel piccolo cimitero, è una presenza costante. Parla attraverso le parole e i ricordi di Lennie, vive negli oggetti sparsi disordinatamente per casa, respira nel dolore di tutti i suoi cari.

La bellezza di questo romanzo è l'empatia che si crea all'istante con la protagonista, non è necessario che il lettore abbia vissuto una tragica perdita. I gesti di Lennie, come il suo scrivere parole nell'aria, le sue poesie e lettere abbandonate nei posti più strani, sono inseriti con estrema armonia nella fluida narrazione. Alternando tensione e momenti di commozione, la scrittrice è in grado di ricreare nel lettore la "personalità bipolare" della protagonista, velocizzando e rallentando il ritmo a seconda dell'esigenza. Il risultato è un dieci e lode, tante lacrime, altrettanti sospiri e momenti di pura suspance riempiti dalle mie esortazioni che suonano più o meno così: "Dai, Lennie, concentrati su Joe. Lascia stare Toby".

Sicuramente da menzionare sono poi i cosiddetti personaggi secondari: la nonna, lo zio, Sarah e la madre assente. Creando una sorta di trama parallela, sempre presente sullo sfondo delle vicende di Lennie, questi personaggi modellano un contesto ideale nel quale inserire la storia principale. Senza di loro, nonostante spesso vengano letteralmente messi in secondo piano dalla stessa protagonista, Lennie non potrebbe fare quel salto di qualità per arrivare alla fine. Anche la non presenza della madre è un punto focale della trama, sicuramente da non sottovalutare per costruire un credibile quadro psicologico della ragazza.

Un esordio veramente brillante per Jandy Nelson, scrittrice in grado di creare, con uno stile allegro e profondo, una storia innovativa e appassionante. Consiglio caldamente la lettura di questo romanzo, se non altro per nutrire il vostro lato romantico e strappalacrime. Non so voi, ma dopo aver letto "The sky is everywhere", mi è venuta voglia di leggere "Cime tempestose". E poi... anche io voglio un Joe Fontaine che mi porti brioches al cioccolato la mattina.

5 STELLE











Etichette: , , ,