Recensione "I promessi vampiri" - Beth Fantaskey

Beth Fantaskey
I Promessi Vampiri

Pagine 501

Euro 16,50











Trama:
Sposarsi con un vampiro non era nei piani di Jessica Packwood, studentessa all’ultimo anno di liceo. Ma Lucius Vladescu, uno studente straniero dalla bellezza folgorante, compare nella sua vita e le rivela le sue vere origini: Jessica è stata adottata; il paese da cui proviene è la Romania e i suoi veri genitori sono i capostipiti di un potente clan di vampiri, i Dragomir. Lucius e Jessica sono stati promessi in matrimonio al momento della nascita e hanno il compito di riportare la pace fra i Dragomir e i Vladescu. Jessica, dapprima scettica, si trova così a dover lottare per riconquistare il suo principe, evitare una guerra fra vampiri di proporzioni mondiali e salvare l’anima di Lucius dalla dannazione eterna.

Si puntò un dito al petto e dichiarò scandendo bene le parole come se avesse di fronte un bambino: «Io sono un vampiro». Poi, con lo stesso dito, indicò me. «Tu sei un vampiro. Noi ci sposeremo all’alba della tua maggiore età. Così è stato deciso al momento della nostra nascita». Il mio povero cervello non arrivò nemmeno a processare la parola “sposeremo”, figuriamoci “deciso”. Si bloccò a “vampiro”.

FONTE

RECENSIONE:

I promessi vampiri. Mmm, questo nome mi suona familiare. Non sarà una brutta imitazione, in chiave vampiresca, dei "Promessi Sposi" del celebre sciur Lisander?
Questa è stata la mia prima impressione quando ho visto il libro, con la copertina glitterata, sugli scaffali della libreria. Fortunatamente mi sono sbagliata.

Il titolo originale del libro è, infatti, "Jessica's Guide to Dating on the Dark Side" dall'autrice Beth Fantaskey. Vi chiederete: "Perchè questo stravolgimento di titolo?". Da aspirante traduttrice posso formulare un'ipotesi personale: il titolo, tradotto letteralmente, sarebbe stato un po' lungo e, forse, avrebbe creato meno scalpore; questo diretto collegamente con il romanzo di Manzoni, incuriosisce, nel bene o nel male, il potenziale acquirente.

Dimenticate la saga di "Twilight" o del "Diario del Vampiro", Jessica è una ragazza forte, determinata e profondamente razionale. Non è disposta a mollare le sue credenziali per uno straniero che dice di essere un vampiro. I vampiri non esistono, fino a prova contraria. Purtroppo, o per fortuna, Jessica dovrà ricredersi ed entrerà in quel pazzo mondo chiamato soprannaturale.

Lo scetticismo iniziale della protagonista, ritengo, sia la forza di questo romanzo. In questo genere di libro, siamo abituati ad una immediata accettazione da parte della protagonista, quasi sempre femmina, del soprannaturale che preclude anche il più minimo realismo della vicenda. Mettetevi nei panni di Jessica: uno straniero bussa alla vostra porta dicendo di essere un vampiro, gli ridereste in faccio o gli saltereste al collo dicendo di non avere paura?

Il secondo elemento che ho apprezzato particolarmente sono le lettere scritte da Lucius allo zio, sono diverse pagine che contribuiscono alla vicenda centrale portando un elemento di umorismo. Il linguaggio pomposo del protagonista e la critica ironica alle abitudini americane sono un mix esplosivo. Il fatto di inserire delle parti divertenti nell'immancabile storia d'amore, danno al libro una marcia in più. L'eccessivo e morboso romanticismo, dopo un po', può risultare monotono, ma se si aggiunge un po' di sana ironia, le cose cambiano.

Consiglio questo libro, ovviamente, ai fan del genere romantico-soprannaturale, ma anche per gli scettici potrebbe dimostrarsi una lettura più che piacevole.

VOTO:
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